An Italian in Paris: Giovanni Bentivoglio (1611-1694) and a neglected source for seventeenth-century Italian cantata poetry
L'articolo presenta la prima approfondita disamina del manoscritto 19277 della Biblioteca Nacional di Madrid, una delle più rieche fonti di testi di cantate italiane del Seicento. La raccolta è l'unico testimone della produzione poetica di un singolo autore, l'abate Giovanni Bentivogl...
Saved in:
Published in: | Recercare (Lucca) Vol. 31; no. 1/2; pp. 129 - 154 |
---|---|
Main Author: | |
Format: | Journal Article |
Language: | English |
Published: |
Fondazione Italiana per la Musica Antica
01-01-2019
|
Online Access: | Get full text |
Tags: |
Add Tag
No Tags, Be the first to tag this record!
|
Summary: | L'articolo presenta la prima approfondita disamina del manoscritto 19277 della Biblioteca Nacional di Madrid, una delle più rieche fonti di testi di cantate italiane del Seicento. La raccolta è l'unico testimone della produzione poetica di un singolo autore, l'abate Giovanni Bentivoglio, che, pur formatosi a Roma, passò gran parte della sua vita in Francia. L'articolo fornisce una descrizione del contenuto del manoscritto, ehe per due terzi è occupato da testi per musica, evidenziandone la rilevanza storiografica, ehe permette di gettare nuova luce sulla cantata italiana del Seicento. Inoltre, sulla base di alcuni esempi (cantate di Marco Marazzoli o per particolari occasioni, e alcuni Airs italiens di Teobaldo di Gatti) è possibile dimostrare come la poesia di Giovanni Bentivoglio abbia contribuito alla diffusione della cantata italiana in Francia. This article is the first in-depth discussion of the manuscript 19277 of the Biblioteca Nacional of Madrid (Ma) as one of the most substantial sources for Italian cantata texts of the seventeenth century. It is shown that Ma is the unique testimony for the collected poetry of one single author, the abate Giovanni Bentivoglio, who — though being educated in Rome — spent most of his life in France. The article provides an overview of the contents of Ma, two thirds of which can be shown to be poesia per musica, and sheds light on its general importance for the history of the seventeenth-century Italian cantata. Furthermore, on the basis of three examples (cantatas set to music by Marco Marazzoli, occasional cantatas, and Teobaldo di Gatti's Airs italiens) it is demonstrated how Bentivoglio's poetry can contribute to the historiography of this genre in France. |
---|---|
ISSN: | 1120-5741 |